Scopriamo in cosa questi due prodotti si differenziano e perché l’Aceto Balsamico ha una qualità indubbiamente maggiore.
Non tutti gli aceti sono uguali. Se confrontiamo tra di loro un normale aceto di vino con un Aceto Balsamico Tradizionale DOP di Modena e di Reggio Emilia si rimarrà sopresi dalle differenze tra i due condimenti. Anche se agli occhi di una persona inesperta possono sembrare simili, uno chef vi rimprovererebbe sicuramente per una affermazione del genere.
È diverso sia il metodo di produzione sia il suo impiego. L’aceto balsamico dona ai piatti quel tocco in più che un normale aceto di vino non potrebbe mai dare.
Vediamo ora le caratteristiche e le differenze tra i due.
Index:
Differenze organolettiche
Nel mondo della cucina e quando ci si appresta a valutare un prodotto tutti i sensi vengono coinvolti. È proprio un particolare sapore, un particolare profumo che ci colpiscono di un piatto e ci rimangono nel cuore. Anche provando l’Aceto Balsamico come condimento sui più disparati piatti se ne rimane colpiti.
Osservando i colori che caratterizzano i due prodotti una differenza salta subito all’occhio. L’aceto di vino presenta tinte pallide, quasi trasparenti, un colore rossastro ed è poco denso. Al contrario l’Aceto Balsamico presenta tinte molto scure ed è molto denso. Queste caratteristiche lo hanno portato a essere soprannominato “oro nero”.
Analizzandolo con l’olfatto si viene travolti da un profumo dolce e morbido che è capace di far salire subito l’acquolina in bocca ai commensali. L’odore di un aceto di vino è più pungente e sicuramente meno avvolgente ed invitante.
Passando poi al gusto, qualità regina quando parliamo di cucina, l’Aceto Balsamico sa donare un sapore agrodolce ai piatti ai quali viene aggiunto. Un aceto di vino ha un gusto molto acido e non ben equilibrato quanto quello di un Aceto Balsamico. Quest’ultimo esplode sul palato con una pienezza di sapore e un’armonia matura ed amalgamata tra il dolce e l’acidulo. Questa sfumatura di gusto sa arricchire ogni piatto con un nota di sapore che può fare la differenza tra un piatto ordinario e un piatto eccellente
Differenze di uso tra Aceto Balsamico e aceto di vino
L’aceto di vino è presente e distribuito in maggior quantità rispetto all’Aceto Balsamico tradizione e questo spiega il suo minor prezzo. È inoltre utilizzato per i più diversi scopi e non eccelle quando viene usato in cucina. Può essere usato come detergente per pulire le superfici di casa, per far scomparire odori sgradevoli e per eliminare il calcare presente sui bicchieri e stoviglie. Possiamo anche utilizzarlo per smacchiare tende e lenzuola e per allontanare formiche e insetti che insidiano le nostre case.
L’uso principe dell’Aceto Balsamico Tradizionale DOP è senz’altro in cucina e per arricchire tutti i nostri piatti. Un suo uso che è diventato tradizione e simbolo della cucina italiana è quando ne vengono versate poche gocce sopra delle scaglie di parmigiano reggiano. Otteniamo un connubio di sapori che è veramente invidiabile.
L’Aceto Balsamico Tradizionale DOP è ottimo da aggiungere anche ai dolci. Si può donare un sapore particolare se combinato con le fragole o sopra al gelato.
Differenze tra Aceto Balsamico e aceto di vino: metodi di produzione
L’aceto di vino viene prodotto dal vino rosso o bianco seguendo un processo di acetificazione (utilizzando colonie batteriche selezionate) e un processo di affinamento. Quando parliamo invece di Aceto Balsamico Tradizionale DOP di Modena e Reggio Emilia la materia prima utilizzata è unicamente del mosto cotto che viene fatto invecchiare per almeno 12 anni all’interno di pregiate botti di legno. Nell’Aceto Balsamico IGP di Modena, invece, l’aceto di vino rappresenta uno degli ingredienti insieme al mosto di uva cotto e una percentuale di caramello.
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Valore economico
L’Aceto Balsamico Tradizionale DOP rappresenta una delle eccellenze del panorama gastronomico italiano ed è riconosciuto in tutto il mondo. È presente nella top ten dei prodotti alimentari italiani più esportati all’estero e genera un volume di fatturato davvero notevole. Parlando di numeri il 92% dell’aceto balsamico prodotto viene esportato in 120 paesi e fatto conoscere in tutto il mondo. Il fatturato dell’Aceto Balsamico di Modena alla produzione supera i 370 milioni di euro, quello al consumo raggiunge il miliardo di euro. Sono cifre importanti che fanno capire il peso di questo prodotto nell’economia agroalimentare italiana.
L’aceto di vino non gode di questa fama e il giro di affari che alimenta è senz’altro più esiguo.
Conclusioni
Come abbiamo visto l’aceto di vino e l’Aceto Balsamico Tradizionale DOP sono molto differenti tra di loro ognuno con le proprie caratteristiche e metodi di impiego. Se vogliamo portare il massimo della qualità sulla nostra tavola, la scelta ricade senz’altro sull’Aceto Balsamico Tradizionale DOP di Modena e Reggio Emilia. Il suo gusto, la sua lunga e rigorosa produzione e la sua tradizione lo posizionano sul podio dei condimenti italiani. Inoltre, ha diversi benefici per la propria salute.