Qual’è la differenza tra Aceto Balsamico e Glassa Balsamica? Due condimenti molto spesso accomunati. Cerchiamo di capire come riconoscerli e comprendere se la glassa possa essere usata come sostituto dell’Aceto Balsamico.
Al giorno d’oggi molte persone non conoscono la differenza tra Aceto Balsamico e glassa balsamica.
Sia uno che l’altro possono essere utilizzati come condimento balsamico di varie pietanze, ma il sapore ottenuto sarà inevitabilmente differente.
La differenza che percepiamo sul nostro palato è dettata dalla diversa preparazione tra aceto e glassa balsamica.
Per comprendere quale dei due acquistare ed utilizzare nelle proprie ricette è necessario imparare a riconoscere l’uno e l’altro condimento, solo in questo modo l’acquisto sarà consapevole e indirizzato verso il giusto prodotto.
Indice:
Che cos’è la glassa balsamica?
Il primo importantissimo concetto da comprendere è che la glassa balsamica, chiamata anche crema balsamica, è una riduzione dell’Aceto Balsamico.
La sua preparazione parte quindi da questo prodotto, a cui si aggiungono vari ingredienti come zucchero, farina, amidi e burro.
Il risultato è quindi un prodotto artificialmente più denso, dolce e meno pregiato rispetto ad un Aceto Balsamico Tradizionale.
La glassa balsamica può comunque essere utilizzata come condimento in quanto di sostituto dell’Aceto Balsamico, anche se sarebbe preferibile utilizzarla come guarnizione.
Che cos’è l’Aceto Balsamico?
L’Aceto Balsamico è un condimento di grande tradizione, famoso e amato in tutto il mondo.
Il suo sapore, intenso e agrodolce, gli permette di essere facilmente distinguibile rispetto agli altri aceti, anche a causa delle sue tinte scure.
A differenza della glassa, l’Aceto Balsamico è ottenuto direttamente dal mosto dell’uva, fermentato e invecchiato.
L’acidità di questo prodotto costituisce un valore aggiunto ed è il risultato della naturalezza dei processi che portano al prodotto finale, a cui non vengono aggiunti zuccheri e farine.
Il prodotto sarà quindi più pregiato perché tutte le sue caratteristiche di densità e sapore sono dovute a processi lenti e naturali, che lo rendono uno dei condimenti più ricercati sul mercato.
Le tipologie di Aceto Balsamico
L’Aceto Balsamico è una particolare tipologia di aceto, tradizionale della provincia di Modena.
Tuttavia, non tutte le lavorazioni sono identiche. Per questo motivo esistono due denominazioni differenti, volte a preservare la tradizione della ricetta, garantendo al contempo certi standard di qualità al cliente.
Si sta parlando delle denominazioni DOP e IGP.
La prima differenza tra Aceto Balsamico IGP e Tradizionale DOP sta nel procedimento per ottenere il prodotto finale: nell’IGP possono essere contenute tracce di caramello fino al 2%, ingrediente assolutamente vietato nell’Aceto Balsamico Trazionale DOP.
La provenienza dell’uva è maggiormente controllata nell’Aceto Balsamico Tradizionale DOP: in questo caso è permesso l’utilizzo solamente di uve provenienti dalle provincie di Modena e Reggio Emilia.
Infine, la differenza maggiore, ovvero i tempi di fermentazione.
L’Aceto Balsamico IGP ha un tempo di fermentazione di 60 giorni, a differenza del Tradizionale DOP che ha come standard minimo di fermentazione e affinamento ben 12 anni. Una differenza non da poco che si riflette anche sul risultato finale.
Scopri tutte le differenze tra Aceto Balsamico di Modena IGP e Tradizionale DOP.
Differenza tra Aceto Balsamico e glassa balsamica
Tenendo a mente ciò che è stato detto in precedenza, si possono notare diverse differenze tra aceto e glassa balsamica.
La glassa è sicuramente più dolce, l’aceto più acido. Tuttavia, c’è da tenere presente che l’acidità dell’aceto è dovuta alla naturalezza della sua produzione, costituendo dunque un punto di forza contro l’aggiunta di zuccheri e amidi presenti nella glassa balsamica.
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Quale tra i due scegliere?
A questo punto dovrebbe essere più semplice prendere una decisione consapevole.
Un Aceto Balsamico Tradizionale DOP (o anche IGP) è sicuramente un prodotto di qualità molto più alta rispetto alla glassa.
La glassa è più economica, ma il suo prezzo, facendo una valutazione oggettiva, è esageratamente alto, contando tutti gli ingredienti con cui è diluita.
Comprando un Aceto Balsamico si pagherà per un prodotto tradizionale di alta qualità.
Comprando la glassa balsamica si pagherà per un derivato dell’aceto, il cui sapore non è quello della tradizione, bensì quello degli zuccheri e delle farine aggiunte.
Quindi, la domanda finale: è possibile sostituire nelle ricette l’Aceto Balsamico?