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Come riconoscere l’Aceto Balsamico autentico? 5 consigli per non sbagliare.

L’Aceto Balsamico “originale” è un prodotto italiano famoso in tutto il mondo da riconoscere rispetto alle imitazioni. Lo scopo di questo articolo è proprio quello di dare 5 pratici consigli per riconoscere l’Aceto Balsamico autentico dalle sue imitazioni.

 

Riconoscere l’Aceto Balsamico è il punto di partenza per un acquisto consapevole. Con il termine “Aceto Balsamico”, per definirsi tale, si intende uno specifico tipo di prodotto suddiviso, a sua volta, in 3 diverse tipologie:

 

–      DOP di Modena,

–      DOP di Reggio Emilia,

–      IGP di Modena.

 

Riconoscere i DOP di Modena e i DOP di Reggio Emilia è molto semplice, grazie ai rigidi disciplinari che ne certificano la qualità del prodotto e obbligano i produttori ad utilizzare una specifica bottiglietta contrassegnata dai bollini dei relativi consorzi.

Bollini IGP e DOP

Nello specifico, parlando dell’Aceto Balsamico Tradizionale DOP di Modena, è bene assicurarsi che la bottiglietta sia in vetro cristallino e nel formato da 100ml (più raramente è possibile trovarlo da 200ml o 400ml), invece per quanto riguarda il DOP di Reggio Emilia i formati accettati sono: 100ml, 250ml, 50ml.

Entrambi i prodotti devono avere la forma che vedi in foto, altrimenti non sono da considerarsi Aceto Balsamico Tradizionale DOP. Una volta accertati che queste caratteristiche siano rispettate, la qualità è garantita e certificata.

Aceto Balsamico di Reggio Emilia a sinistra, di Modena a destra

Le imitazioni che si trovano sul mercato riguardano principalmente l’IGP di Modena. Riconoscere l’Aceto Balsamico con queste 5 semplici pratiche: 

Indice:

 

Leggere il nome del prodotto

Sulla bottiglietta dev’essere presente la dicitura “Aceto Balsamico di Modena” accompagnata dalla dizione IGP o Indicazione Geografica Protetta. Non posso essere usati aggettivi qualificativi come ad esempio “extra”, “fine”, “scelto”, “selezionato”, “riserva”, “superiore”, “classico”, in tutti questi casi non si tratta di un prodotto autentico.

L’unica dicitura consentita è l’aggettivo “invecchiato”.

 

Individuare il bollino del consorzio per riconoscere l’Aceto Balsamico

Oltre alla sigla IGP sull’etichetta deve necessariamente essere presente il tipico bollino circolare giallo e blu. Questo ne garantisce la certificazione da parte del consorzio di appartenza.
 

Leggere il luogo di produzione e imbottigliamento

Nonostante l’Aceto Balsamico possa essere venduto da aziende non appartenenti alle province di Modena e Reggio Emilia, è necessario che sull’etichetta sia presente la dicitura: prodotto e imbottigliato nella provincia di Modena e Reggio Emilia.

Questa dicitura garantisce una filiera produttiva corta e dalla qualità certificata.
 

Leggere gli ingredienti

Per essere sicuri di acquistare un Aceto Balsamico IGP originale, bisogna assicurarsi che non siano presenti zuccheri e addensanti.

I prodotti balsamici più naturali ne contengono solo due, Mosto Cotto e Aceto di Vino, è possibile comunque trovare nel retro dell’etichetta la sostanza E150d (caramello) in una quantità non superiore al 2% del prodotto finito.

 

Questa sostanza, nei prodotti più economici, aiuta a raggiungere una migliore densità ed un colore bruno scuro.  Nei prodotti più pregiati questa sostanza è assente perché tali caratteristiche di densità e colore vengono raggiunte attraverso processi di invecchiamento naturali.
 

Controllare il formato

L’ultimo fattore, ma non in ordine di importanza, da considerare per verificare l’autenticità dell’Aceto Balsamico di Modena IGP è il formato.
Il Disciplinare di produzione consente solo formati da 250 ml, 500 ml, 750 ml, 1 lt, 2 lt, 3 lt, 5 lt.
Formati diversi da questi non sono da considerarsi prodotti certificati IGP.

Conclusioni

Grazie alle caratteristiche analizzate saprai sempre come evitare le imitazioni dell’Aceto Balsamico originale e riconoscere le varie classificazioni. Attenzione a non confondere l’Aceto Balsamico con la glassa balsamica, sono due prodotti totalmente differenti e solamente il primo è il famoso condimento emiliano.

Questo è solo il punto di partenza per assicurarsi di evitare l’acquisto di imitazioni per essere sicuri di gustare il sapore di un prodotto originale.

Le sfaccettature riguardanti l’Aceto Balsamico originale sono comunque molteplici e i numerosi dettagli che lo caratterizzano, come ad esempio le fasi produzione e invecchiamento, portano a risultati finali diversi.

 

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