I segreti per una corretta conservazione dell’Aceto Balsamico.
L’Aceto Balsamico è uno di quei pochi prodotti ad uso alimentare con una durata lunghissima. Si può dire che, in teoria, l’Aceto Balsamico non “scade mai” se per scadenza si intende un periodo oltre il quale qualcosa non è più commestibile e può addirittura fare male: questo non accade con l’aceto.
Nonostante la mancanza di una vera scadenza però, ci sono degli accorgimenti per garantire una buona durata dell’Aceto Balsamico che pur non andando a male può vedere nel tempo le sue eccezionali qualità di aroma e sapore essere deteriorate rovinando quindi il prodotto, che pur commestibile non ha più il sapore per il quale lo abbiamo acquistato.
Ecco la nostra guida con i migliori consigli per conservare l’Aceto Balsamico.
Indice:
Aceto balsamico ha una scadenza?
La risposta secca alla fatidica domanda è: no, non ha una scadenza.
Per capire cosa influisce sulla conservazione dell’Aceto Balsamico e sulla scadenza bisogna capire come viene fatto l’aceto. L’aceto è il sottoprodotto di una fermentazione chiamata appunto fermentazione acetica, questa avviene quando durante il processo di fermentazione del vino si “intrufola” dell’ossigeno che fa proliferare i batteri aerobi, cioè batteri che utilizzano ossigeno nel loro metabolismo.
Questi batteri non fanno altro che ossidare l’alcool prodotto da altri batteri (anaerobi, cioè a cui non piace l’ossigeno) e trasformarlo in acido acetico. Ecco perché quando si apre una bottiglia di vino e si lascia per un po’ il vino “va a male” e diventa aceto.
Nel caso dell’aceto però, una volta che la fermentazione acetica ha preso inizio non c’è nient’altro che può succedere: non c’è nessun altro batterio che può proliferare o nutrirsi nella soluzione acida che si è creata, quindi l’aceto rimane aceto per sempre.
Nelle bottiglie di aceto lasciate a riposare a lungo si forma nel tempo un deposito gelatinoso: la cosiddetta “madre”: aggiungendo nuovo vino alla madre si crea altro aceto.
Cosa Influisce Sulla Conservazione Dell’Aceto Balsamico?
Dopo aver chiarito perché, scientificamente, l’Aceto Balsamico non ha una scadenza e che quindi la durata dell’Aceto Balsamico è, in teoria, per sempre, chiariamo un punto importante:
anche se l’aceto rimane sempre aceto, non significa che sapori e aromi rimangono sempre gli stessi.
I caratteristici aromi e sapori dell’Aceto Balsamico provengono dal mosto d’uva, dall’invecchiamento in botti di legno o da eventuali aggiunte di aromi, e possono essere sensibili agli sbalzi di temperatura oppure possono essere “influenzati” da altri aromi, o dall’ossigeno.
Ecco perché, per una conservazione corretta dell’Aceto Balsamico:
- Bisogna sempre chiudere più ermeticamente possibile la bottiglia dell’Aceto Balsamico
- Bisogna evitare di esporre l’Aceto Balsamico a fonti di calore ed alla luce solare diretta, sbalzi di temperatura e umidità
- Bisogna evitare di aggiungere (a meno che non si voglia sperimentare) sostanze dall’aroma intenso all’aceto o lasciare la bottiglia non ben chiusa a contatto con cibi o prodotti che emanano profumi.
- L’Aceto Balsamico non ha bisogno di essere conservato in frigorifero. Quella che ha bisogno del frigo è la glassa di Aceto Balsamico che è un composto più denso ottenuto con l’aggiunta di caramello e addensanti.
Rimedio Casalingo Per conservare l’Aceto Balsamico
Per conservare in casa un buon Aceto Balsamico senza dover ricorrere ad attrezzature apposite, un accorgimento che aumenta la durata e la qualità del prodotto è quello di trovare un luogo in casa in cui temperatura e umidità siano costanti e tenerlo al buio in una bottiglia sigillata (se ancora non è stato aperto non aprirlo senza motivo) o in una bottiglia o contenitore di vetro dal tappo ermetico. Se la bottiglia è già stata aperta ma, per qualsiasi motivo non si è sicuri della tenuta del tappo, una soluzione casalinga quella di mettere della pellicola trasparente tra il tappo e la bottiglia per aumentare la tenuta stagna ed evitare che entri aria.
Un esempio di un luogo ideale può essere, per chi non ha una cantina, una credenza di legno chiuso, su una scaffale in alto che non si trovi vicinissimo al forno, ai fornelli, al frigorifero, fonti riscaldamento o condizionatore: il legno funge da materiale isolante e mantiene le condizioni all’interno abbastanza stabili.
Rimedio economico alla conservazione dell’Aceto Balsamico
Un rimedio economico per conservare l’Aceto Balsamico e mantenere la qualità nel tempo è un tappo sigillante. Ci sono bottiglie già dotate di tappi a chiusura ermetica, oppure è possibile, spendendo veramente pochissimo, acquistare un tappo sigillante per l’aceto in modo da avere una chiusura perfetta senza perdere gli aromi nel tempo.
Rimedio professionale: come conservare l’Aceto Balsamico perfettamente
Se hai acquistato un Aceto Balsamico di alta qualità, se sei un estimatore, se sei un amante della cucina gourmet e in casa hai sempre un assortimento di ingredienti di alta qualità per stupire i tuoi ospiti e vuoi conservare tutto al meglio, allora la soluzione migliore per aumentare la durata dell’Aceto Balsamico è acquistare una cantinetta termocontrollata.
Il vantaggio di possedere un elettrodomestico di questo tipo è che si può conservare a lungo (anche per anni) non solo l’Aceto Balsamico ma anche vini, liquori e spumanti di alta qualità.
Acquista ora
Conclusione
Adesso hai scoperto, in pochi brevi paragrafi, i segreti per la conservazione dell’Aceto Balsamico! Fai parte di quella cerchia di persone che sa che l’Aceto Balsamico non ha scadenza ma che, a volte, si merita qualche attenzione in più per conservare il suo sapore inconfondibile.
Non hai più scuse per non conservare come si deve i tuoi aceti più pregiati.
Per concludere, ti sei mai chiesto se è possibile sostituire l’Aceto Balsamico nelle ricette?